I sette chakra
I sette chakra sono centri di energia situati lungo la colonna vertebrale e che hanno delle corrispondenze sul corpo fisico, pur appartenendo ai corpi sottili. Chakra significa ruota o disco e indica dell’energia che ruota, a somiglianza di un vortice. Questi sette centri di energia riflettono anche tutti gli aspetti della nostra esistenza: dalla sopravvivenza ai sentimenti ed emozioni, al potere personale e l’amore incondizionato, dalla comunicazione e creatività, al pensiero e l’immaginazione e la spiritualità. Se un chakra è fuori equilibrio ha un funzionamento alterato e alterati ne risultano anche gli aspetti corrispondenti. In questi sette seminari si prendono in esame tutti gli aspetti e anche il modo per riequilibrare e far funzionare al meglio l’intero sistema. La tecnica di Vivation viene utilizzata per integrare il materiale che emerge
Primo chakra – Muladhara chakra, la radice del sistema dei chakra Muladhara chakra è anche detto il chakra della radice. Rappresenta tutto quello che è la vita materiale, in particolare il corpo fisico, la casa, i soldi, il lavoro, la madre, e rappresenta le basi della nostra vita. Se questo centro non funziona bene la nostra vita è all’insegna della precarietà. Portare questo chakra in equilibrio vuol dire avere delle basi stabili per tutti i settori della nostra vita e un buon punto di partenza per la nostra evoluzione.
Secondo chakra – Svadhistana chakra, il chakra delle emozioni Svadhistana può significare sia “la propria dimora” che “dolcezza”. Questo chakra è il centro della sessualità, delle emozioni, delle sensazioni, del piacere, del movimento e dell’affetto e della socializzazione. Ad un livello più profondo è la sede dell’inconscio individuale e collettivo; è il deposito di tutti i samskara, impressioni mentali del passato, immagazzinate in forma di archetipi. A livello fisico è associato agli organi escretori e riproduttivi. Svadisthana chakra è il centro degli istinti più primitivi e più profondamente radicati nell’essere umano. Portare in equilibrio questo chakra vuole dire portare equilibrio nei settori corrispondenti. Vuol dire imparare a vivere ed esprimere le emozioni senza esserne sopraffatti, comprendere quali sono le cose che desideriamo, essere più gentili verso noi stessi, muoversi di più e quindi far muovere meglio l’energia nel nostro corpo, migliorare ogni tipo di relazione.
Terzo chakra – Manipura chakra, il potere personale e la stima di sé Manipura significa “la città dei gioielli” ed è chiamato così poiché, essendo il centro del fuoco è luminoso come un gioiello e raggiante di vitalità ed energia. E’ associato all’autostima, al potere personale, alla volontà e al dinamismo. E’ in connessione, a livello fisico, con la digestione e il metabolismo del cibo e governa il funzionamento dello stomaco, del pancreas e della cistifellea. Se questo chakra non è in equilibrio niente di tutto questo funziona bene e possiamo avere problemi di vario tipo, dalla pigrizia al diabete, dalla depressione alla digestione lenta, all’obesità, eccetera. Portare in equilibrio questo centro significa vivere la vita con più energia e più sicurezza, tradurre i desideri in realtà e imparare che ognuno di noi è grande al proprio posto.
Quarto chakra – Anahata chakra, l’amore incondizionato Il quarto chakra si concentra sui temi dell’amore incondizionato e sulla compassione, oltre che sull’elemento dell’aria. L’amore qui è percepito come una condizione dell’essere che parte dal centro e si irradia all’esterno, verso tutto ciò che incontra. Rappresenta anche l’equilibrio e l’armonia: quando entriamo davvero in armonia con noi stessi, con le nostre relazioni e con tutto quello che circonda è inevitabile entrare in uno stato profondo di serenità e di pace. Essendo in equilibrio è più facile per noi aprirci alla compassione e all’amore e sentire un senso di unione con tutto, pur rimanendo completamente centrati. Il quarto chakra, in mezzo ai chakra inferiori e a quelli superiori, rappresenta l’integrazione fra il mondo della materia e quello dello spirito.
Quinto chakra: Vishuddi chakra, comunicazione, suono, creatività Il quinto chakra si trova nella zona della gole e a questo centro è collegato l’elemento etere. Rappresenta vibrazione e suono che, come sappiamo, agiscono in modo molto intenso sul nostro corpo. Il nostro organismo è come un sensibile strumento che assorbe vibrazioni e da esse ne è influenzato: i suoni possono, ad esempio, sia renderci aggressivi che calmarci profondamente e diminuire tensioni e paure. Le parole sono suoni ed noi sappiamo che le parole creano la realtà di cui noi facciamo esperienza. Parole di odio creano conflitti e parole gentili e sincere creano equilibrio ed armonia. La comunicazione è un insieme di simboli che ha il compito di formulare i nostri pensieri in parole, che a loro volta, producono manifestazioni sul piano tangibile dell’esistenza.
Sesto chakra: Ajna chakra, la mente, l’immaginazione, la visione, l’intuizione.
Sesto chakra – Ajna chakra, la mente, l’immaginazione, la visione, l’intuizione E’ anche noto come terzo occhio ed è il centro della visione e dell’intuizione, il posto dove abbiamo i nostri ricordi, percepiamo i sogni e immaginiamo il nostro futuro. E’ associato alle capacità psichiche e intuitive, soprattutto alla capacità di vedere chiaro attraverso i limiti di spazio e tempo e di percepire gli schemi di energia. Tutti noi abbiamo e usiamo l’intuizione nell’ambito della nostra vita quotidiana e tutti noi siamo in grado di aumentare le nostre capacità intuitive.
Settimo chakra: Sahasrara chakra, la spiritualità, l’illuminazione Viene chiamato anche il loto dai mille petali, ma mille in realtà indica un numero illimitato, perciò, in questo caso, sta ad indicare che la grandezza e l’importanza di questo chakra sono di fatto illimitate. Sahasrara è il coronamento dell’espansione della consapevolezza, quella consapevolezza che è progressivamente aumentata durante il percorso lungo gli altri chakra.